Dal 1 settembre 2014, tutti i nuovi modelli di auto venduti nell'Unione Europea sono soggetti alla nuova normativa EURO 6 per le emissioni inquinanti. Questi standard sono stati introdotti per ridurre l'inquinamento ambientale e migliorare la qualità dell'aria. L'obbligo per i proprietari di adeguare le proprie auto a questi standard è entrato in vigore dal 2016.

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Normativa antinquinamento euro 6

Di fronte alle nuove direttive europee, le case automobilistiche stanno progettando modelli di auto sempre più ecologiche. Sia per rispettare i limiti imposti dalla normativa, sia per stare al passo con le successive modifiche. Le nuove auto montano dei motori efficienti e con bassi consumi ed emissioni. Ciò è possibile grazie ai turbocompressori e all’iniezione diretta del carburante.

Primi modelli Euro 6

Attualmente esistono già alcune case automobilistiche che hanno in produzione per il 2011 i primi modelli di auto Euro 6: si tratta dei modelli Audi A4, TT e Q7, dei modelli BMW serie 3, serie 5 e serie 7, e dei modelli Mercedes E, S, R, M e GL.

Alcuni costruttori mirano, invece, alla produzione di auto elettriche, quali il gruppo Renault-Nissan, Wolkswagen e ibride come Toyota e Honda. Di seguito menzioniamo le prime dieci auto più ecologiche che è possibile trovare sul mercato:

  • Opel Ampera e Chevrolet Volt: avendo un motore elettrico più benzina, emettono solo 27 g/km di CO2;
  • Toyota Yaris 1.5 HSD: emette 79 g/km di CO2 con un motore benzina più elettrico;
  • Tre auto che hanno un motore a metano ed emettono 79 g/km di CO2: Seat Mii 1.0 Ecofuel, Skoda Citigo 1.0, Volkswagen Up! 1.0 Eco;
  • Renault Clio 1.5 dCi Ecobusiness con un motore diesel emette 83 g/km di CO2;
  • Toyota Auris 1.8 HSD Active Eco: produce 84 g/km di CO2 e ha un motore benzina più elettrico;
  • Renault Twingo 1.5 dCi: la versione diesel produce 85 g/km di CO2;
  • Smart Cdi: il motore diesel emette 86 g/km di anidride carbonica.

Incentivi Euro 6

Dal 31 dicembre 2013 gli Stati membri della comunità Europea possono introdurre incentivi finanziari per l’acquisto di veicoli a motore secondo le norme Euro 6. Le agevolazioni saranno molto utili poiché il prezzo delle auto aumenterà a seguito di questi adattamenti. Infatti, se da una parte le auto saranno meno inquinanti, dall’altra il prezzo lievita. I produttori hanno stimato una maggiorazione compresa tra i 600 e i 1000 euro sul prezzo base.

L’incentivo è pari al 20% del costo totale dell’auto, imposte escluse, fino ad una cifra massima di 5.000 euro per i veicoli con riduzione delle emissioni fino a 50 g/km. Mentre per i veicoli con emissione fra 51 e 95 g/km il contributo è di 4.000 euro. Nel 2015, il valore dell’incentivo sarà del 15%.

Per usufruire dello “sconto” sull’acquisto del nuovo bisogna rivolgersi ai quei rivenditori che hanno a disposizione i contributi dati dal governo. Infatti, questi saranno erogati fino ad esaurimento della somma stanziata dallo Stato.

Regole di certificazione

Le regole di certificazione sono contenute nel seguente Atto della CE: Regolamento (CE) n. 595/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009. In particolare, il riferimento all’accesso alle informazioni relative a riparazioni e manutenzione del veicolo rappresenta un punto importante. Queste devono poter essere reperite facilmente per sostenere la libera concorrenza del mercato. Infatti, coloro che si occupano di riparazioni possono avere un accesso facile e gratuito alle informazioni pubblicate sul sito del costruttore.

Cosa fissava invece la normativa Euro 5?

La normativa per le Auto Euro 5 fissa dei nuovi limiti per i gas di scarico delle automobili. La normativa è entrata in vigore obbligatoriamente per le vetture omologate da settembre 2009.

La nuova disposizione apporta dei limiti soprattutto per i veicoli diesel. Anche gli effetti sulle potenze quindi sono più sostanziali per i veicoli diesel. La normativa ha lo scopo di evitare al minimo l'uso di dispositivi e additivi come l'AdBlue per i veicoli non a benzina. Le auto Euro 5 non dovrebbero apportare cambiamenti sulle potenze, ma forse potrebbero risentirne i valori di coppia. Le riprese di un veicolo risultano infatti più tranquille.

Le vetture diesel saranno assoggettate al limite di 0,18 grammi di ossido d'azoto (NOx) per km (il limite per la normativa Euro 4 era 0,25 g/km). Cambieranno anche i limiti per l'emissione di particolato (PM) da 0,025 grammi per km si passerà a 0,005 grammi con la normativa Euro 5.

Per le auto a benzina, la normativa Euro 5 fissa le emissioni di NOx (ossido fi azoto) a 0,60 grammi invece che 0,80 definite con la normativa Euro 4.

Per scoprire quali sono gli Standard Europei relativi alle Emissioni inquinanti, ti suggeriamo l'approfondimento che indentifica i livelli degli standard fissati in ambito comunitario.

Modelli omologati Euro 5

Audi

A3 2.0 TDI,
TT 2.0 TFSI e TTS,
A4 1.8 TFSI, 2.0 TDI, 2.7 TDI, 3.0 TDI,
A5 2.7 TDI, 3.0 TDI,
Q7 3.0 TDI.

BMW

118d e 120d,
(dal 2009) 520d.

Chrysler/Jeep/Dodge

L'omologazione è attiva su tutti i veicoli a benzina (tranne Grand Cherokee SRT8) e per i diesel solo su Compass 2.0 CRD e 300 C 3.0 CRD.

FIAT

Bravo 1.6 Multijet 16V DPF, 105 CV e 120 CV,
500.

Honda

tutti i veicoli ACCORD.

Mercedes - Benz

E300 Bluetec (conforme alla normativa Euro 6).

Skoda

Superb 1.4 TSI, 1.8 TSI, 2.0 TDI, 3.6 FSI.

Volkswagen

Tiguan TDI,
Passat TDI e CC TDI,
Phaeton V6 TDI,
Scirocco TDI.

Gli standard europei

Gli standard europei rappresentano delle limitazioni imposte sulle emissioni inquinanti delle auto vendute degli Stati membri dell'Unione Europea. Sono identificati con la sigla Euro- seguita da un numero. Sono stati introdotti dalla Comunità Europea e hanno delle caratteristiche sempre più restrittive, che controllano le emissioni dei veicoli, misurate in g/kWh per i veicoli commerciali pesanti e in g/km per gli altri veicoli.

Ad uno standard possono collegarsi più codici diversi riportati sul libretto di circolazione. Alcune città possono ostacolare la circolazione ai veicoli al di sotto di un certo standard. Il blocco spesso grava su tutte le autovetture diesel e benzina fatta eccezione per i mezzi di servizio e le auto a combustibile alternativo. In certi casi le eccezioni ai blocchi autorizzano la circolazione ai veicoli più recenti.

Elenco degli standard

Euro 1 - 1992
Euro 2 - 1995
Euro 3 - 1999
Euro 4 - 2005
Euro 5 - 2008
Euro 6 - 2014

Quando entra in vigore la nuova normativa antinquinamento per le moto

Tutti i modelli della categoria “L” a cui appartengono i ciclomotori L1 e le vetturette L7e in commercio su tutto il territorio europeo dovranno essere omologate alla normativa antinquinamento per le moto Euro 5+ a partire da gennaio 2024. Per i veicoli già posti in produzione prima di gennaio 2024, dovranno omologarsi obbligatoriamente dal 2025.

In cosa consiste il nuovo standard? L’Euro 5+ per le moto è un’evoluzione dell’omologazione Euro 5 (entrata in vigore nel 2020). L’aggiornamento prevede una nuova fase di diagnostica a bordo o OBD II (la funzione è stata integrata in modo parziale sulle moto omologate Euro 5.

La normativa antinquinamento per moto prevede, inoltre, un test più rigoroso sulla durabilità e l’imposizione di ridurre la rumorosità.

Relativamente alle emissioni, i limiti in vigore imposti per l’Euro 5 restano sostanzialmente invariati e prevedono una soglia di CO (monossido di carbonio) inferiore a 1,0 grammi per chilometri (abbreviato in g/km) e valori di HC (idrocarburi incombusti) e NOx (ossidi di azoto) inferiore rispettivamente a 0,1 g/km e 0,06 g/km.

Le immatricolazioni di moto in Italia

Normative antinquinamento per moto

A gennaio 2023, le vendite e immatricolazioni di moto ha registrato un +37,7% rispetto a gennaio 2022 secondo i dati pubblicati da Confindustria ANCMA (acronimo di Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). Le unità vendute sono state 21.314. Nel comparto, gli scooter sono i motoveicoli più venduti (con 10.740 nuove immatricolazioni) segnando un incremento del 77,4%. Seguono le motociclette con 9482 veicoli (+22,36%) e i ciclomotori con 1.112 immatricolazioni (segno negativo con – 33,97%).

I buoni risultati complessivi di vendita delle moto sono dovuti in buona parte agli incentivi. In particolare per l’acquisto di moto elettriche si possono godere di incentivi fino al 40% di sconto sul prezzo di listino, fino a un massimo di 4000 € (4880 € IVA inclusa) e con contestuale rottamazione di una moto euro 5. In assenza di rottamazione, lo sconto ammonta al 30% sul prezzo di listino per un massimo di 3000 € (o 3660 € IVA inclusa).

A gennaio 2023, l’incentivo è scaduto per le moto a benzina per le quali era previsto uno sconto del 5% da parte del rivenditore e un incentivo del 40%, ma fino a un massimo di 2500 € sul prezzo di acquisto e con rottamazione di una moto omologata Euro 3.

FAQ

Quali sono le moto che non potranno più circolare nel 2023?

A partire dal 1 novembre 2023 le restrizioni alla circolazione si applicano già ai motoveicoli Euro 3 Diesel, mentre dal 1° novembre 2024 i divieti di circolazione si applicano alle moto Euro 3 a benzina. Intanto si pone l’obbligo per le nuove immatricolazioni da gennaio 2024 di moto omologate Euro 5+.

Quali sono le moto che non potranno più circolare dal 2024?

Il divieto di circolazione dal 2024 riguarda incondizionatamente tutte le moto Euro 0 e Euro 1 a quattro tempi.

Dove si legge il riferimento alla normativa antinquinamento sul libretto della moto?

La normativa CEE è riportata in due parti del libretto di circolazione: sulla seconda facciata dopo il riferimento al codice V.9 e sulla terza pagina dove è riportata la dicitura: “Rispetta direttiva CEE 2003/6/CEB-B Euro …

Perché occorre attendere molto per l’arrivo in concessionaria di una nuova moto?

Mancano moto nuove o ritardano ad arrivare e soddisfare le consegne perché si è verificato per qualche mese l’assenza dei microchip necessari per la componente elettronica delle moto. La carenza ha causato ritardi di produzione e di consegna. Nonostante la crescita della domanda di moto, i lunghi tempi di consegna hanno dilatato nel tempo le immatricolazioni, registrando per alcuni segmenti persino dei cali.

Qual è il periodo migliore per comprare una moto?

Il momento migliore per acquistare una moto e a prezzi vantaggiosi, sia nuova che di seconda mano è il periodo invernale o durante i mesi in cui si utilizza di meno la moto rispetto al periodo estivo.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.