I silenziatori industriali sono tra le componenti più richieste a livello industriale e servono non solo a migliorare la qualità acustica di un apparecchio ma anche a renderlo particolarmente efficace dal punto di vista del rumore. Il confine tra suono e rumore, del resto, è molto vicino e quando viene superato ci si trova ad avere a che fare con un problema importante che può portare anche risultati rilevanti dal punto di vista della salute della persona.

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Per le aziende dell’automotive i silenziatori industriali sono fondamentali non solo all’interno dei diversi modelli motoristici, dove la silenziosità è un fattore sempre più ricercato e non a caso è considerato un pregio importante per le vetture ad alimentazione elettrica, ma anche per quanto riguarda gli stabilimenti di produzione dove la protezione con le semplici cuffie risulta spesso insufficiente.

In questi ultimi anni, infatti, si tende a dare sempre maggiore importanza alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, in modo da proteggere gli addetti sia delle piccole che delle grandi imprese. In questo caso, si cerca di proteggere la salute di quei lavoratori che sono impegnati in lavorazione a stretto contatto con macchinari rumorosi e che potrebbero danneggiare loro l'udito. L'uso di tali sintetizzatori industriali, unito a quello di altri dispositivi di protezione individuale, eliminano o almeno riducono al minimo le problematiche relative a tale attivitá.

Oggi sul mercato si può trovare una nuova tipologia di silenziatori industriali, i silenziatori sinterizzati, realizzati da aziende di eccellenza del Made in Italy come Copor, specializzata da oltre trent’anni nella produzione di componenti per la filtrazione e l’automazione industriale.

La sinterizzazione, conosciuta anche con il nome di metallurgia delle polveri, è un procedimento di tipo fisico meccanico che permette di ottenere pezzi di varia forma o geometria a partire dalla miscela di polveri metalliche. Il vantaggio è che gli articoli ottenuti acquistano una particolare resistenza e ulteriori proprietà meccaniche. Nel caso dei silenziatori industriali la sinterizzazione ha dato un valore in più a questo tipo di componenti, particolarmente importanti per ridurre il rumore negli impianti pneumatici e la costruzione di macchinari automatici in genere.

Le diverse tipologie di silenziatori sinterizzati

I silenziatori industriali, e quelli sinterizzati non fanno eccezione, vengono realizzati a partire da diversi materiali, i più comuni dei quali sono acciaio inox, bronzo, ottone e plastica, che si trovano anche combinati insieme. I silenziatori sono componenti fondamentali in tutte le applicazioni di tipo pneumatico, motivo per cui trovano diffusione anche in realtà diverse rispetto a quelle dell’automotive tra cui le vetrerie.

A parte queste ultime, altri settori simili a quello automotive, dove sono impiegati i silenziatori industriali, sono i comparti aerospaziale e aeronautico, a cui si aggiungono poi gli impianti dell'industria pesante e le tipografie. Fanno uso di tali silenziatori inoltre anche le aziende impegnate in ambito idraulico, chimico, petrolchimico ed infine anche del settore alimentare. Come si puó notare, quindi, diversi comparti e vari campi d'applicazione, in cui tali apparecchi risultano fondamentali per la produzione industriale e per la protezione dei lavoratori.

Come abbiamo detto in precedenza, i silenziatori industriali possono venire realizzati a partire da molteplici materiali. Ognuno di questi ultimi presenta caratteristiche peculiari, tuttavia i silenziatori in acciaio inossodabile o bronzo evidenziano ormai un'affidabilitá altissima ed un collaudo e resistenza notevoli. Comunque, anche quelli in plastica di ultimissima generazione presentano molteplici benefici, tra cui bassi costi ed un peso molto ridotto. Di conseguenza, riescono ad offrire, resistenza, efficienza ma soprattutto economicitá. Un aspetto, questo, non secondario.

Le tipologie di silenziatori più all’avanguardia presenti sul mercato sono:

  • Silenziatori ad assorbimento. Consentono di effettuare una riduzione del rumore attraverso l’assorbimento del rumore.
  • Silenziatori reattivi. Sono la tipologia più comune e diffusa, nonché quella classica per il mondo dell’automotive dove la riduzione sonora avviene attraverso un processo di dispersione e riflessione delle onde. Il motivo di apprezzamento è da ricercare nel fatto che sono perfetti per il mantenimento della velocità costante all’interno delle diverse apparecchiature.
  • Silenziatori di sfiato. Si relazionano con il rumore in contesti dove questo è generato da gas o vapori. La loro maggiore applicazione trova campo nel settore idraulico.

I silenziatori sono diventati sempre più vitali nella produzione industriale, sia per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori sia per il raggiungimento della qualità dei sistemi meccanici. Quelli sinterizzati, grazie a una maggiore resistenza, anche dal punto di vista della meccanica e a un design flessibile che li rende di notevole appeal quando si trovano a vista, hanno una marcia in più e rappresentano un’innovazione interessante.

I silenziatori industriali di tipo reattivo, come abbiamo visto, sono quelli utilizzati nel settore automotive, le altre tipologie invece hanno una certa diffusione in altri ambiti specifici. In particolare, i silenziatori ad assorbimento sono quelli maggiormente usati negli impianti pneumatici, mentre i silenziatori a sfiato sono presenti e fondamentali non solo negli impianti in ambito idraulico, ma anche in quello chimico e petrolchimico. Comunque, tali attrezzature sono destinate a svilupparsi ulteriormente, con l'evoluzione della tecnologia e dei materiali.

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).