Si sa, quando viene l’inverno girare in auto è sempre più pericoloso rispetto ad altri periodi dell’anno. Specialmente in zone particolarmente fredde. Ci sono dei pericoli evidenti legati al freddo, in quanto si può ghiacciare la strada e si può mettere in seria difficoltà la tenuta del nostro veicolo.

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Se poi è presente già la neve sulle strade che siamo soliti percorrere o che dobbiamo percorrere per necessità, allora non possiamo fare a meno di uno strumento fondamentale: le catene da neve per auto. Le catene, infatti, consentono di garantire sicurezza e sono un’alternativa, in molti casi, anche agli pneumatici invernali. Ma sapete come fare per scegliere le catene adatte al vostro veicolo?

La scelta

Una delle prime cose che bisogna fare prima di acquistare delle catene da neve per auto, è sicuramente quella di osservare l’omologazione delle catene stesse. Tutte le informazioni sono fornite dal Ministero dei Trasporti: soltanto con prodotti omologati si può avere la certezza di un’efficacia adeguata. A tal proposito e per altri dettagli, potete consultare diversi siti, come CateneDaNeve.org, che spiegano molti aspetti che potrebbero all’apparenza sembrare complicati.

Altra informazione fondamentale è sicuramente quella relativa alle varie misure delle catene per auto. Si tratta di una scelta da effettuare in base al diametro delle ruote che sono montate sul nostro veicolo e sulla tipologia di gomme. Solitamente se il diametro è compreso tra i 13 pollici e i 17 pollici si parla di auto “catenabili”, mentre se il diametro della ruota è superiore a 17 pollici, allora si tratta di modelli “non catenabili”. Nel secondo caso si può ricorrere ad altri stratagemmi, come per esempio un kit di catene particolare, con spessore molto ridotto, oppure un kit a fissaggio esterno, il quale sta andando molto di moda negli ultimi tempi. Riuscire a capire se la nostra auto sia catenabile oppure no, è molto semplice: basta consultare il libretto di istruzioni.

Prezzi

Anche i prezzi, ovviamente, sono sicuramente capaci di influenzare la nostra scelta. Bisogna pensare in primis al tipo di utilizzo che vogliamo fare delle catene: se le utilizziamo spesso, magari tutti i giorni, oppure occasionalmente. Solitamente, più le catene da neve sono costose, più sarà facile montarle. Le versioni più classiche, non facilissime da montare, specialmente da chi non ha esperienza, costano intorno ai 30-40 euro. Ci sono poi altre tipologie, come le catene a rombo, che hanno un costo elevato, che può sfiorare i 100 euro e che sono molto diffuse e abbastanza facili da montare. Infine troviamo dei prodotti abbastanza proibitivi, che hanno un costo elevatissimo, le catene a ragno, molto facili da montare. Si possono montare direttamente sul cerchio della ruota e quindi vanno benissimo anche per veicoli non catenabili. Si parla di un costo medio minimo di 140-150 euro.

Ma dove si possono comprare le catene da neve per la nostra auto? Non è assolutamente difficile: online è pieno di siti appositi che consentono di effettuare una scelta molto rapida ed intuitiva. 

La Normativa per le catene a bordo: vediamo nel dettaglio come funziona

Le catene da neve sono necessarie per evitare di correre inutili pericoli quando si percorrono tratti di strada sulla quale sono presenti ghiaccio e neve. 

Dopo aver parlato della Normativa che riguarda le auto Euro 6, oggi vi parliamo delle leggi che regolamentano l'uso di catene in auto. Le catene da neve sono necessarie per evitare di correre inutili pericoli quando si percorrono tratti di strada sulla quale sono presenti ghiaccio e neve. In sostituzione, esistono delle speciali gomme termiche, che permettono alle automobili di percorrere strade innevate, in piena sicurezza e stabilità. Chi percorre una strada dove è presente il cartello che obbliga ad averle a bordo, rischia di dover pagare una multa molto salata e ovviamente mette scioccamente in pericolo la propria vita.

Si posizionano sui pneumatici delle auto attraverso dei ganci. Lo scopo per i veicoli, nate nel 1904, è quello di migliorare ed accrescere l'attrito delle ruote sulla neve e sul ghiaccio.

Dal 2002, in Italia le catene da neve devono essere omologate. Oggi ne esistono di tipi differenti in base alle caratteristiche del terreno sul quale l'autoveicolo deve camminare. Ad esempio ne esistono di rompighiaccio dotate di un anello che si sporge in modo più pronunciato capace di rompere la lastra ghiacciata.

Solitamente si posizionano sulle ruote motrici; nel caso di mezzi a trazione anteriore vanno applicate sulle ruote anteriori. Vanno poi sganciate quando si percorre un tratto di strada non innevato.

Oggi sono sostituite dai pneumatici invernali, anche chiamati gomme invernali. Il vantaggio principale di queste ultime sta nel fatto che non è necessario cambiare o togliere le catene su tratti non interessati dal ghiaccio o dalla neve. Lo svantaggio interessa invece la presa su strada, inferiore rispetto alle catene neve.

In conclusione il codice della Strada impone al guidatore l'utilizzo delle catene o dei pneumatici termici se si percorrono strade ghiacciate o innevate.

La scelta per avere a bordo un oggetto sicuro

 catene da neve

Prima di acquistarle è necessario capire bene quali quelle più adatte alla nostra vettura e alle nostre esigenze e come montarle. E' importante sapere che sono state realizzate della catene da neve di una particolare tipologia, la CUNA NC 178-01, che si trovano solo nel nostro paese. Vanno montate sui pneumatici del veicolo, solo nel caso in cui ci siano almeno cinque centimetri di neve o ghiaccio sull'asfalto.

Possono avere diverse forme: a rombo, tonde, quadrate e a scaletta, che sono le più economiche ma anche le meno sicure sulla strada. Quelle realizzate negli ultimi tempi hanno un particolare sistema di autotensionamento, grazie al quale la catena si adatta facilmente al pneumatico.

Normativa su obbligo di catene a bordo

Il codice della strada non prevede un obbligo generale di viaggiare con le catene a bordo, ma l'articolo numero 122, comma 8, del suo Regolamento di esecuzione e attuazione stabilisce che il segnale stradale riferito all'obbligo, indica che da quel punto della strada in poi è necessario circolare con gomme termiche. Le vetture che sono trovate senza le catene o i pneumatici da neve subiranno, pesanti sanzioni, da parte delle forze di polizia e possono rischiare addirittura di subire il blocco della marcia.

E' importante sapere che la riforma del Codice della strada, ha permesso tramite un'apposita ordinanza, agli Enti locali, di poter obbligare gli automobilisti a circolare con le gomme termiche anche in assenza di neve sull'asfalto. Le amministrazioni locali ovviamente sono tenute a comunicare questa decisione, in modo da permettere a tutti di potersi munire di catene o di pneumatici da neve.

Vietato fare distinzioni tra strade prettamente montane, collinari o di pianura: la modifica dell’articolo 6 del Codice della strada permette agli enti proprietari o gestori delle strade di disporre a proprio piacimento sugli eventuali obblighi, da parte degli automobilisti, di munirsi di pneumatici invernali.

Ciò significa che ogni singolo sindaco di ogni centro abitato “da Milano a Bari” può disporre di un mezzo di regolamentazione cui ricorrere per regolamentare la fluidità del traffico nella propria zona di competenza.

Veicoli per cui vale l'obbligo

Tali leggi valgono per un periodo predeterminato (dal 15 novembre scorso fino a, circa, il 15 aprile 2012) e impongono ai conducenti di autoveicoli l’obbligo di avere, quando non montate, almeno all’interno del proprio mezzo le catene o gli pneumatici invernali, anche se non sono in corso né previste precipitazioni nevose: quindi, anche se c’è il sole e abbiamo una temperatura superiore al canonico 0°!

Nel caso delle gomme termiche, esse devono essere montate su entrambi gli assi e non solo su quello di trazione. L’obbligo vale anche per le automobili a quattro ruote motrici: il 4x4 nemmeno, quindi, è esente dall’ordinanza.

Niente scuse! 

A poco varrà sostenere che sul tratto di strada percorsa il rischio di nevicata era davvero molto basso: se il sindaco l’avrà interessata all’obbligo, le catene dovranno esserci e le contravvenzioni saranno sempre in vigore. Sul sito della Polizia di Stato è possibile trovare l’intera rete viaria, stradale ed autostradale, suddivisa per Regioni, con in evidenza tutte le zone interessate alla prescrizione.

Tipologie

Non tutte le catene vanno bene per il nostro veicolo. Innanzitutto occorre sapere che ne esista una tipologia specifica omologata solo per l'Italia, che è la CUNA NC 178-01 o il modello O-Norm.

Sono di diverso tipo. Possono essercene a rombo, che risultano sicuramente le migliori in termini di sicurezza ed efficacia. O ancora, a scaletta, che costano meno ma offrono minori prestazioni di sicurezza.

Infine possiamo avere catene da neve tonde o quadrate. Negli ultimi anni sono state progettate in modo da essere sempre più facili da montare, grazie al sistema di autotensionamento, che fa in modo che la catena si adatti quasi automaticamente allo pneumatico.

Come montare le catene da neve

Montarle è un'operazione apparentemente semplice, ma se non si conosce bene lo schema di montaggio rischiamo di rimanere bloccati con l'auto in panne.

E' importante sapere che modello dobbiamo montare, e leggere bene le istruzioni facendo qualche prova prima di partire. Inoltre il montaggio va effettuato sulle ruote che garantiscono la trazione dell'automobile: nella maggior parte dei casi, dunque, andranno montate sulle ruote anteriori.

Nel caso di pickup o altre macchine sportive, dotate di trazione posteriore, il montaggio andrà effettuato sulle ruote posteriori. Se l'automobile è a trazione integrale, in teoria vanno montate su tutte e quattro le ruote, ma se non si vuole spendere un capitale basta montarle sulle ruote posteriori.

Nella maggior parte dei casi, bisogna far passare uno dei capi dei cavi dietro la ruota per riagganciarlo all'altro facendolo scorrere sul retro; dopodichè si fissano gli altri ganci, seguendo uno schema segnato sulle istruzioni e che prevede la priorità di un gancio colorato rispetto ad un altro.

Una volta effettuato sistemato tutto, è bene non superare i 50 km/h di velocità, ed evitare di guidare sull'asfalto in condizioni normali per non rovinare sia le gomme che le catene; conviene fare qualche metro di strada e verificare che non si impiglino intorno all'asse delle ruote o se è il caso di inserire dei particolari dispositivi che aiutano a tenere in tensione le maglie.

Konig, caratteristiche e vantaggi

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Le König, in realtà, dall’anno scorso si chiamano Thule. Comunque, per comodità e per maggiore intesa, continueremo a chiamarle König. I prodotti dell’azienda vantano un fatturato massimo da 615 milioni nel 2010, contenenti insieme la produzione delle varie sedi europee, americane e asiatiche. Tra i sottogruppi e sottomarchi più conosciuti, tutti della stessa casa, oltre alla Thule e alla König, riconosciamo Folgesta, Case Logic, UWS, Branderup e altre ancora.

L’arrivo di Thule, tuttavia, in termini produttivi non ha determinato cambiamenti. I centri di produzione, direzione e sviluppo sono rimasti nella storica sede di Molteno (dove la fabbrica è nata nel 1966): in Germania e in Francia restano solo uffici e magazzini minori; ma il grosso di produzione della König (che vanta un saldamento medio di anelli di catena pari a 2.800 al minuto) è rimasto nel territorio.

Modalità di produzione delle König

Le König sono al 99% catene da autotrazione e solo per il restante 1% ricoprono un utilità di sicurezza o di decoro urbano. Dopo l’assemblaggio, ogni catena König attraversa un momento fondamentale della sua produzione, e cioè quello della cementazione con trattamento galvanico: tale processo garantisce alle König una robustezza superiore ai normali parametri delle altre case di produzione.

A questo processo vanno aggiunte chiaramente le fasi di assemblaggio e controllo qualità, oltre all’aggiunta degli elementi stampati e dei cavi d’acciaio avvolti nella gomma. Il lavoro di assemblaggio è solitamente affidato a una maggioranza di operai donne, in quanto sono ritenute più precise e affidabili dei colleghi di sesso maschile. Sempre dal 2011 la linea König ha iniziato a produrre catene rivolgendosi specialmente a un nuovo target: quello degli autoveicoli professionali di dimensioni medio-grandi (spalaneve, autocarri, trattori e anche quad). La Thule, di contro, sembra essersi specializzata nele catene per auto, SUV, veicoli commerciali e camper. E’ giusto, insomma, che un gruppo così competitivo abbia scelto di specializzarsi e di “settoriarsi” al fine di garantire una professionalità maggiore e specialmente volta alle esigenze particolari degli autoveicoli più diversi.

Tuttavia le König sono sempre state e restano tuttora una garanzia di sicurezza per quanti scelgono di viaggiare su strade non facilmente accessibili. Conoscerne le modalità di produzione è un presupposto indispensabile per apprezzare nella giusta misura ciò che ci accingiamo a usare.

Calze da neve: sono omologate in Italia?

Con l’inverno alle porte, si ripresenta il pericolo delle strade innevate o ghiacciate. Il codice della strada impone all’automobilista di dotarsi di mezzi contro neve e ghiaccio, pena multe salate. Per evitare di ritrovarvi in situazioni spiacevoli ed anche pericolose, è doveroso iniziare a pensare a come mettere in sicurezza la vostra auto: meglio optare per le classiche misure all'italiana, oppure scegliere nuovi strumenti come le calze da neve? E in questo caso, si tratta di prodotti omologati per la circolazione in Italia?

Meglio usare calze da neve!

La legge italiana richiede all’automobilista di dotare la propria vettura di “mezzi antisdrucciolevoli”, dal 15 novembre fino al 15 aprile. Quali sono le soluzioni possibili? Vi sono innanzitutto i pneumatici invernali, che garantiscono una maggiore aderenza al manto stradale quando il termometro scende sotto i 7° C.

Tuttavia montarli solo sulle ruote motrici, seppur consentito dalla legge, è in realtà pericoloso: molto meglio, per la vostra sicurezza, averli sulle quattro ruote. Cambiare un intero treno di gomme può essere però costoso, soprattutto se nella regione dove abitate neve e ghiaccio sono apparizioni sporadiche. Per essere in regola e sentirsi sicuri si può allora scegliere uno dei mezzi antisdrucciolevoli alternativi: calze o catene da neve?

Le calze omologate

Le calze da neve non sono ancora molto conosciute in Italia: si tratta in pratica di una rete di poliestere da applicare alle gomme per aumentare l’attrito tra il manto stradale ghiacciato o innevato e il pneumatico, recuperando così motricità. Si narra che il loro inventore, Bård Løtveit, abbiaavuto l’idea dopo aver provato a usare la sua stessa camicia sulle gomme per poter far ripartire la propria auto bloccata nella neve norvegese.

Il vantaggio principale rispetto alle catene è una certa maneggevolezza che permette di montarle con rapidità. Tuttavia le calze presentano due difetti importanti: innanzitutto funzionano soltanto su ghiaccio e neve compatta e non sulla neve sfatta o sull’asfalto sgombrato (e comunque sempre a velocità non superiori ai 40 km/h), ma soprattutto al momento non sono omologate in Italia, dove sussiste tuttora una controversia giuridica sulla loro equiparabilità.

Per essere in regola con il codice della strada, dunque, l’unica alternativa ai pneumatici invernali riconosciuta al momento dalla legge sono le catene da neve. Averle nel bagagliaio durante tutto l’inverno non è però sufficiente: nel momento del bisogno non si monteranno di certo da sole! Innanzitutto è importante sapere quando montarle. Vanno montate in presenza di neve, quando le ruote slittano ed è impossibile avanzare.

Non montatele prima: se la neve è poca o la strada addirittura è asciutta, non sono solo inutili ma addirittura dannose, poiché oltre a rovinarsi danneggerebbero il manto stradale.

Ricordate inoltre che la velocità massima consentita con le catene montate è di 50 km/h, da rispettarsi scrupolosamente se non volete che si sgancino, creando dei danni meccanici alla vostra automobile.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.